lunedì 20 agosto 2007

Piccola critica: Il nome della rosa – U. Eco

Che dire? E' un tomo. Se si è visto il film in fondo si sa già la storia.

Ho comunque apprezzato l'idea della descrizione degli avvenimenti scandita dalle ore liturgiche e la trama del giallo, bella e ben dipanata.

Per chi non si spaventa davanti ai libroni e si permette di leggere due volte i passaggi il cui significato non afferra subito.

6 commenti:

Paso ha detto...

confesso che quando lo ho letto ho saltato a piè pari le parti in latino.. :P

Unknown ha detto...

yeah, non conosco nessuno che non abbia saltato le parti in latino, ad ogni modo gran bel libro davvero!!!

Paso ha detto...

dimentichi (o vuoi dimenticare) il ducaconte..

Paso ha detto...

.. ma in effetti magari non era vero :P

Pizu ha detto...

Io l'ho letto il latino... Non che ci capissi molto, ma almeno ci ho provato...
Sfaticati!

Unknown ha detto...

seee il ducaconte è il più grande ciarlatano che conosca.... e infatti dove è finito? A fare l'assessore a Palazzuolo.... non fa una piega.