lunedì 24 marzo 2008

Piccola critica: Il Signore delle Mosche – W. Golding

Dunque, premetto che diverso tempo prima di leggere il libro avevo visto il film (Lord of the Flies, Peter Brook, 1963), perciò la trama mi era nota.

Un gruppo di ragazzi si ritrova su di un'isola deserta dopo un incidente aereo. Non ci sono adulti e i ragazzi sono costretti ad amministrarsi da soli. Tutto il racconto per sottolineare che il male è intrinseco alla natura umana, fatto esplicitato nel crescendo del finale.

Il film non si discosta in nulla dal romanzo.
Entrambi ottimi, se si accettano i tempi un po' sospesi, il linguaggio impreciso dei ragazzi e l'abitudine a descrivere per definire.

Per chi non ha paura di riconoscersi un po' in tutti i personaggi, il che a volte desta preoccupazione.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Un gruppo di ragazzi si ritrova su di un'isola deserta dopo un incidente aereo.... per un attimo mi è venuta in mente quella cagata di "Lost" e un brivido di disgusto mi ha attraversato...

Pizu ha detto...

io lost non lo conosco per nulla...
non credo abbia molto a che vedere, fatto salvo appunto l'incidente e l'isola.
poi mi sa che sono adulti non ragazzi...