Secondo libro del ciclo di Eymerich che leggo (vedi post del 3 settembre 2007).
Mi è piaciuto forse più del primo. La storia è sempre ai limiti del possibile, ma qui, a differenza dell'altro volume, non ha nulla a che vedere con il divino o il soprannaturale.
In questa occasione non ho notato particolare differenza tra le parti ambientate all'epoca di Eymerich e quelle ambientate ai giorni nostri.
Bravo Evangelisti!
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1 commento:
bello bello bello, divinamente bello.
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